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| NON posseduto | |
| Autore principale: | Ferrara, Simona.
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| Titolo: | Sebastiano Bartoli e la diffusione dell'helmontismo nella Napoli del secondo Seicento / Simona Ferrara. |
| Note: | Tesi di dottorato in Storia della scienza, XXXVII ciclo, Università degli studi di Bari, 2024 Tutor: Francesco Marrone, Marienza Benedetto |
| Abstract: | La tesi è uno studio dedicato alle teorie medico-filosofiche di Sebastiano Bartoli (1630-1676), autore montellese tra i protagonisti della scienza partenopea del secondo Seicento. Uno studio che si inscrive nella più vasta compagine della diffusione delle teorie iatrochimiche ed helmontiane nella penisola, di cui Bartoli fu fervido sostenitore. Si è innanzitutto ricostruito l'ambiente intellettuale nel quale l'autore operava, focalizzandosi, in particolare, su quel vivace consesso di scienziati e filosofi di cui Bartoli fu partecipe: l'Accademia degli Investiganti. In secondo luogo, si è proposta una prima ricostruzione della biografia di Sebastiano Bartoli, mettendo in luce diversi aspetti della formazione e dell'attività professionale del medico montellese. Il punto focale della tesi è costituito, tuttavia, dall'analisi delle due principali opere a stampa pubblicate dall'autore: Astronomiae microcosmicae systema novum (1663) e le Exercitationes paradoxicae (1663, 1666). Il loro esame ha permesso di mettere in luce le inedite teorie fisiologiche descritte dal medico montellese e l'approccio "sincretico" che egli adotta nello studio del vivente. Il sistema fisiologico di Bartoli si presenta come un'eclettica rielaborazione delle scoperte della nuova scienza, che intrecciano un approccio sperimentalista con assunti derivanti dalla tradizione medica antecedente e tematiche e metodologie che caratterizzano la medicina iatrochimica. In tale contesto emerge il poderoso influsso delle dottrine paracelsiane ed helmontiane, declinate secondo una simile esplicazione dei fenomeni fisiopatologici e fondate sul centrale concetto di Archeus. Infine, è stata precipuamente approfondita la filosofia della luce che caratterizza in maniera centrale le teorie di Bartoli e di Van Helmont. Per entrambi gli autori l'anima è una lux vitalis, il morbo è una eclissi dei raggi vitali: la luce pervade l'intera opera dei due medici, le cui teorie sono immesse in una più ampia tradizione filosofica di stampo neoplatonico, che concepisce la luce quale vehiculum e medium tra il corporeo e l’incorporeo |
| Altri autori: | Marrone, Francesco.
Benedetto, Marienza. Università degli studi (Bari). |
| Collezione tematica: | Tesi di dottorato di interesse storico-scientifico (Italia).
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| 000001104466 |