Il feto di questa terracotta, in presentazione cefalica di faccia, mostra un addome aumentato di volume e globoso, con ingrossamento del fegato e della milza (epato-splenomegalia) e rigonfiamento (edema) della placenta (che si trova in posizione laterale). Si tratta probabilmente di un'idrope congenita, ovvero una sindrome che interessa il feto in presenza di una grave forma di anemia emolitica dovuta per esempio ad alfa-talassemia o a un'incompatibilità da fattore Rh tra madre e feto. La madre mostra soltanto un utero più voluminoso, ma al momento del parto il canale risulta bloccato. La risoluzione di questa situazione era in passato l'embriotomia, mentre oggi è possibile diagnosticare l'idrope fetale prima del parto e prevenire i rischi di asfissia, a cui questi feti spesso immaturi vanno incontro a causa dell'anemia e dell'insufficienza cardiaca, facendo avvenire il parto in un centro di terapia intensiva e sottoponendo il neonato a immediata trasfusione di sangue. Questo modello didattico fu fatto eseguire da Giuseppe Galletti
