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NON posseduto
Autore principale:Leopardi, Giacomo, 1798-1837.
Titolo:Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura / Giacomo Leopardi.
Pubblicazione:Firenze :  Succ. Le Monnier,  1898-1900.  
Descrizione fisica:7 v. :  ill.  
Note galileane:BOFFITO, 2153 "Vedi per Galileo: I, p. 121 'precisa efficacia e scolpitezza evidente [nella lingua] del Redi, del Galilei', ecc.; III, p. 81 'di questa associazione della precisione coll'eleganza è splendido esempio lo stile di Celso e, fra i nostri, di Galileo'; 84 'non s'è fatta mai la prova di applicare la buona lingua italiana al detto genere [filosofico moderno] eccetto ad alcuni generi scientifici negli scritti del Galilei del Redi e pochi altri ed alla politica negli scritti del Machiavelli', ecc.; p. 139 'l'italiana [lingua] dal trecento al seicento, da Dante a Galileo... coltivò sempre la filosofia antica, si arricchì delle sue voci', ecc.; p. 216 'siccome la fisica ha realmente mutato faccia, però gli scritti di G., forse il più gran fisico e matematico del mondo, si lasciano agli eruditi. Tanto è vana e caduca quella gloria per cui gli uomini s'affaticano', ecc.; p. 323 'da ciò che altrove ho detto [nel passo precedente] di Machiavello, Galileo, ecc. che travagliarono a distruggere la propria fama [facendo progredire la scienza a vantaggio dei posteri i quali se ne valsero per ottenere altri progressi che oscurarono i precedenti] si può confermare e amplificare la sentenza di Cicerone circa la gloria nel 'Sogno di Scipione'; p. 407 'Cartesio, Galileo, Newton, Locke, ecc., hanno veramente mutato faccia alla filosofia'; IV, 8 'la precisione moderna che è estrema... è assolutamente incompatibile colla eleganza in nessun genere; bensì ell'è compatibilissima colla purità, come si può vedere in Galileo che dovunque è preciso e matematico quivi non è mai elegante ma sempre purissimo italiano. Perocchè la nostra lingua... capacissima dello stile preciso non meno che dell'elegante a somiglianza della greca e al contrario della francese che essendo capacissima di precisione è incapace di eleganza... e della latina capacissima di eleganza e incapace di precisione'; p. 337 'delle grandi e vere e sode scoperte sulla natura e la teoria dell'uomo, dei governi, ecc. la fisica generale, ecc. n'han fatto gli inglesi (come Bacone, Newton, Locke), i francesi (come Rousseau, Cabanis) e anche qualche italiano (come Galilei, Filangieri, ecc.; ma i tedeschi nessuna... poetano filosofando'; VII, 177 'nella maniera sì di pensare che di scrivere del Gal. pare di scorgere un segno e un effetto del suo esser nobile', ecc.; p. 215 'G. non più letto dagli scienziati moderni'; VII, 148 (a proposito della denominazione storia naturale) 'produce in tutti una idea equivoca, che fa dare ai cultori e scrittori di quella il nome di storici della natura, il quale niuno pensò mai di dare a Lavoisier nè a Volta,... nè di chiamar Cassini o Galileo storici degli astri o del cielo'; VII, 173 'senz'altro fiato, cioè nessuno: v. Il saggiatore di G., II, 284, Opere, Padova'; IV, 400 'Il nostro G. lo chiami elegante chi non conosce la nostra lingua e non ha senso di eleganza (v. Giordani, Vita del card. Pallavicino)'. Le citazioni qui fatte corrispondono all'impaginazione della sovra registrata ed. Le Monnier; ma per chi volesse riscontrarle nella più recente edizione Mondadori (v. Zibaldone di pensieri / Giacomo Leopardi. Verona : A. Mondadori, 1937-1938) aggiungo qui i numeri originari del manoscritto leopardiano, che entrambi gli editori hanno mantenuto chiudendoli però in parentesi quadre: 30, 1313, 1402, 1532, 1708, 1857, 2013, 2616, 4216, 4238, 4241, 2729."
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